I maestri Disney che hanno reso grandi i fumetti di Topolino

Correva l’anno 1949, l’Italia si era appena lasciata alle spalle la seconda guerra mondiale e nelle edicole delle principali città del nostro paese faceva il suo esordio un fumetto destinato a cambiare la storia: Topolino.

È una data fondamentale per il fumetto italiano: Ancora oggi Topolino è fra le testate per ragazzi più vendute in Italia e questo grazie all’estro di sceneggiatori e disegnatori che con la loro fantasia hanno popolato Paperopoli e Topolinia di personaggi così simpatici e divertenti. Qui di seguito troverai un elenco delle firme più importanti nella storia di Topolino.

Romano Scarpa

Uno degli autori più amati e che maggiormente hanno lasciato la propria impronta sull’universo di Topolino è senz’altro Romano Scarpa. Al pari di Floyd Gottfredson, che negli Usa può a ragion veduta considerarsi come un secondo papà per Mickey Mouse, Scarpa ha avuto il merito di introdurre tanti personaggi divenuti oggi parte integrante della famiglia di paperi e topi.

Dalla mente del disegnatore veneto sono nati infatti Brigitta, l’ossessiva spasimante di Zio Paperone, Atomino Bip bip e I Villain Trudy (Fidanzata di Gambadilegno) e Plottigatt.

Guido Martina

Il decano degli sceneggiatori Disney italiani è forse uno fra gli artisti più controversi. Martina inizia a collaborare per Mondadori quando ancora il topo era nel suo formato giornale. Nel 1949 è quindi fra I primi a realizzarne le storie nel formato libretto, collaborazione che si potrarrà fino ai primi anni 90.

Martina fu autore di storie memorabili (“il doppio segreto di Macchia Nera”, disegnata da Romano Scarpa è forse riduttivo definirla semplicemente un “fumetto”) e talvolta politicamente scorrette rispetto a quello che è lo standard di Topolino. Ha avuto il merito di inventare la serie de le parodie Disney, rivisitazioni in chiave disneyana dei classici della letteratura. Contribuisce, con Elisa Penna, alla nascita di Paperinik.

Giovan Battista Carpi

L’uomo dei paperi italiano è Giovan Battista Carpi. L’illustratore ligure ha dato un enorme contributo allo sviluppo della personalità degli abitanti di Paperopoli e come Elisa Penna e Guido Martina ha avuto il merito di caratterizzare l’alter ego di Paperino, Paperinik.

Molto amate del pubblico furono le storie di fantascienza disegnate da Carpi, ispirate ad epopee della cinematografia mondiale come Star Wars.

Giorgio Cavazzano

Appartenente ad una generazione successiva rispetto ai precedenti, Cavazzano fu precocissimo e iniziò a lavorare per Topolino ancora minorenne, inchiostrando I disegni di Romano Scarpa. Successivamente disegnò le storie di Tito Faraci, Silvano Mezzavilla e soprattutto Rodolfo Cimino. Oggi è fra i disegnatori di riferimento per tutti i giovani autori che si affacciano sul panorama disneyano in Italia.

Luciano Bottaro

Anche egli ligure come Giovan Battista Carpi, è considerato con Carlo Chendi il capostipite della scuola di Rapallo, che riunì intorno a se alcuni fra I migliori autori di Topolino. Da Rapallo e dal maestro Bottaro si formarono o perfezionarono Guido Scala, Maria Luisa Uggetti e una moltitudine di giovani le cui firme compaiono sulle firme dei Topolino oggi in edicola.

Con Carlo Chendi ha realizzato una delle saghe più apprezzate dai lettori: quella di Rebo e I Saturniani.